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Marta, Italia

Mi chiamo Marta Sodano e ho 23 anni. Le scuole che ho frequentato sono le scuole dell’obbligo e poi ho fatto le superiori.

Per quanto riguardo la scuola le persone che io ricordo e che mi stanno più a cuore sono un po’ di compagni e insegnanti. Tra gli insegnati che ricordo la prima in assoluto è stata Roberta che è un’insegnante di sostegno, che ha visto in me capacità e quindi mi ha aiutato. Una insegnante piena di comprensione, tenerezza e determinazione.

Delle amiche che ricordo, ricordo una bulla che si chiama Costanza, perché mi diceva di fare cose che per lei erano divertenti e rideva di me e quindi mi creava difficoltà e imbarazzo, ma in alcuni professori ho trovato aiuto e anche dalle amiche che mi vogliono bene. Così ho imparato anche a ricordare le amiche.

Io sono figlia unica , non ho sorelle, però a scuola tre amiche che ricordo sono diventate le mie amiche sorelle, che a volte sento, ma non sempre, perché anche loro come tutti hanno i loro impegni.

Mi è stato detto di dare un consiglio agli insegnanti e ai genitori. Ed ecco il mio consiglio: al mondo non esistono cosa facili o difficili, e non bisogna giudicare prima di dare la possibilità a qualcuno. Proprio come Roberta, la mia insegnante, non si è fermata a dire tanto la ragazza ha la sindrome di Down e non le spiego niente. No, perché ha visto in me una ragazza che vuole provare, e quindi mi ha aiutato a costruire la base e darmi come dei mattoncini, gli strumenti e le conoscenze di base per aiutarmi a continuare con gli studi. E quindi io vi chiedo, vi prego non giudicate le persone prima, fatele provare, perché se voi aiutate i vostri alumni e anche i figli e spiegate bene anche i concetti più difficili per loro sarà più facile capirli e metterli a frutto e quindi a interpretare, interagire con il mondo intorno a loro. La cosa ultima di questo suggerimento è che i professori che io ricordo bene sono proprio quelli che non hanno dato a me i pregiudizi con tutto il loro impegno mi hanno aiutato e mi hanno insegnato quello che loro sanno. Quindi se avete delle conoscenze che voi sapete, insegnatele ai vostri figli invece che giudicarli. 

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